Contratture e problemi muscolari
È comune in tutti i pazienti sentire rigidità muscolari che determinano anche una restrizione della mobilità articolare. Ci sono tipi di rigidità a cui non ci si fa troppo caso perché abbastanza sopportabili, tuttavia se la condizione dovesse perpetrarsi nel tempo potrebbero verificarsi sensazioni dolorose oltre alla scarsa mobilità articolare. Queste rigidità vengono comunemente definite con il termine “contratture”.
In parole semplici, una contrattura è una porzione di tessuto muscolare dove le fibre non possono scorrere tra di loro ed è per questo che il paziente manifesta problemi di rigidità sia in allungamento sia in accorciamento muscolare. Questo mancato scorrimento determina una disfunzione muscolare ovvero il muscolo non è in grado di svolgere a pieno la sua funzionalità.
Perché si verificano le contratture
Prima è importante capire come si effettua una contrazione muscolare. Spiegata nella maniera più semplice possibile, il sistema nervoso per attivare un muscolo rilascia un neurotrasmettitore chiamato acetilcolina. Questa molecola va a interagire con le fibre muscolari che, con il rilascio di calcio da parte dei recettori, determina lo scorrimento tra le fibre e quindi ne determina la loro contrazione.
Problematiche come sovraccarichi muscolari, sforzi lavorativi, sforzi sportivi, problemi posturali, freddo e umidità, disidratazione, eccessiva eccitazione del sistema nervoso possono determinare una funzionalità alterata delle fibre muscolari.
In particolare, se la scarica del nervo si protrae troppo nel tempo le fibre hanno una stimolazione forzata in contrazione finché queste fibre non riescono più a separarsi tra di loro e quindi rimangono contratte. Inoltre se la condizione rimane nel tempo, il calcio rilasciato dai recettori non viene più riassorbito e di conseguenza c’è il rischio che la contrattura abbia anche un fattore di calcificazione. In questo caso la rigidità è ancora maggiore e si avranno ancora più deficit di mobilità articolare.
Tutto questo andrà a stimolare anche i recettori del dolore e la contrattura oltre a dare una sensazione sgradevole di movimento limitato, andrà anche a produrre una sensazione di fastidio o anche di dolore.
Oltre a questo è doveroso specificare che il muscolo è avvolto da un tessuto connettivale fasciale che anch’esso può densificarsi, andare in disfunzione e produrre maggiore retrazione muscolare.
Prevenzione e risoluzione delle contratture
Ci sono vari modi per prevenire le problematiche muscolari, ad esempio eseguire costantemente attività fisica è importante per ridurne il rischio. L’attività fisica permette di mantenere in buono stato di salute il muscolo, purché sia fatta senza esagerare con lo sforzo sportivo. Abbinato all’attività fisica consiglio di eseguire esercizi di mobilità e di stretching per mantenere l’elasticità che dovrebbe avere una fibra muscolo-fasciale. L’abbinamento di attività fisica e esercizi di mobilità conferiscono notevoli qualità al corpo come il tono muscolare, l’elasticità, l’equilibrio e la coordinazione.
Possono trovare notevole importanza i trattamenti eseguiti da terapisti qualificati, sia per la prevenzione sia per la cura delle contratture. In questo caso il terapista andrà ad eseguire tecniche sui tessuti del paziente per andare a liberare tutte le zone soggette a retrazione e tensione. Inoltre queste tecniche stimolano un importante afflusso di sangue con apporto di sostanze nutritive e ossigeno ai tessuti. Più una contrattura è cronica e più tempo ci vorrà per liberarla, soprattutto se è andata in calcificazione o in fibrosi. Dopo il trattamento è consigliato bere due bicchieri di acqua per agevolare l’idratazione muscolare e le reazioni metaboliche cellulari.
Chiaramente tutto parte dallo stile di vita. In base a come noi usiamo quotidianamente il nostro copro di conseguenza avremo risultati sulla nostra postura e sui nostri tessuti. Più è alta l’intensità lavorativa o sportiva e più un paziente dovrà eseguire esercizi e farsi tenere sotto controllo da un terapista di fiducia.