Sistema occipito-atlanto-assiale e muscoli sotto occipitali
I muscoli sotto occipitali sono un insieme di quattro muscoli (otto in totale tra destra e sinistra) che collegano il sistema occipito-atlanto-assiale ovvero il sistema che mette in relazione l’occipite con le prime due vertebre cervicali (atlante c1 e epistrofeo c2). Questi muscoli sono il retto posteriore maggiore della testa, il retto posteriore minore della testa, l’obliquo superiore della testa e l’obliquo inferiore della testa. Questo sistema ha tantissime relazioni con varie strutture del corpo e una disfunzione di questo sistema potrebbe creare un disallineamento con vari tipi di disordini, sia posturali sia neurovegetativi. Per la sua importanza, questo sistema è uno dei segmenti più importanti da trattare in Osteopatia.
Connessione con le meningi
La fascia dei muscoli retto maggiore, retto minore e obliquo inferiore ha un collegamento diretto con la meninge più esterna, ovvero la dura madre. Questo collegamento viene considerato una struttura funzionale a tutti gli effetti e uno squilibrio dei muscoli sub occipitali può creare una trazione anomala su tutto ciò che ricopre la meninge.
Nervo vago e arteria vertebrale
Il sistema occipito-atlanto-assiale coinvolge direttamente il nervo vago all’uscita del foro lacero posteriore ed è attraversato dall’arteria vertebrale prima che questa entri nel cranio tramite il forame magno. Uno squilibrio del sistema può recare quindi cervicalgie, vertigini, capogiri, sintomi gastro-intestinali, e altri sintomi neurovegetativi legati all’attività neurologica del nervo vago e dall’afflusso dell’arteria vertebrale
Nervo di Arnold e emicrania
Un’anomala retrazione di questi muscoli può comprimere il nervo grande occipitale (nervo di Arnold). Questo nervo esce dalla radice C2 e anastomizza con C1 e C3. Innerva alcuni muscoli di zona e la sua parte sensitiva si dirama verso l’occipite e verso l’apice della testa. In questa posizione presenta un’anastomosi con la branca oftalmica del trigemino. Una compressione di questo nervo quindi può recare sensazioni dolorose lungo il decorso della parte sensitiva, generando un’emicrania che può dirigersi fino all’occhio, causando anche emicrania con aurea.
Ganglio cervicale superiore
Anteriormente alle masse trasverse di C2 sono presenti i gangli cervicali superiori. Questi gangli fanno parte della catena del sistema ortosimpatico e presentano anastomosi con il nervo vago, il glossofaringeo e l’ipoglosso. Oltre a questi collegamenti, dal ganglio diparte il nervo carotico interno che segue la carotide interna (funzione vaso motrice) e forma il plesso carotideo. Da questo plesso origina una radice del ganglio ciliare che si dirige verso il bulbo oculare. Sempre da questo ganglio origina il nervo carotico esterno, i rami faringei per il plesso faringeo e il nervo cardiaco superiore che partecipa alla formazione del plesso cardiaco. Inoltre sono stati scoperti anche nervi che si dirigono alle strutture dell’encefalo, influenzando funzioni intellettive come l’apprendimento, le onde cerebrali e la secrezione di ormoni come la melatonina. Per tutti questi collegamenti, una disfunzione della seconda vertebra cervicale quindi può influenzare la funzionalità di questi gangli generando vari tipi di sintomi tra ipertensione arteriosa, dolore all’occhio, difficoltà ad addormentarsi, rallentamento dell’apprendimento.
Riflesso vestibolo-oculomotorio
I muscoli sub occipitali e i muscoli oculari sono interconnessi. Il posizionamento e il movimento della testa, governati in gran parte dai muscoli sotto occipitali situati alla base del cranio, sono essenziali per mantenere l’equilibrio o la visione chiara. Questi muscoli svolgono un ruolo cruciale nel regolare la posizione e l’orientamento della testa. Questo aggiustamento è fondamentale non solo per l’equilibrio, ma anche per garantire che i nostri occhi siano correttamente allineati all’orizzonte o a qualsiasi obiettivo specifico su cui ci stiamo concentrando. Quando i nostri occhi si muovono per guardare cose diverse, specialmente per molto tempo o quando ci sforziamo di vedere qualcosa, la nostra testa regola leggermente la sua posizione per aiutare gli occhi a concentrarsi meglio. Tutto questo processo si verifica perché quando i muscoli sotto occipitali regolano la posizione della testa, i vestiboli segnalano al nucleo vestibolare il cambiamento di posizione. Questa informazione giunge ai nuclei oculomotori, i quali mandano informazioni ai muscoli oculari tramite i nervi cranici deputati al movimento oculare (oculomotore III, trocleare IV, abducente VI) in modo da regolare la posizione della testa con la vista. In caso di squilibrio muscolare oculare, dove uno o più muscoli dell’occhio sono più deboli o più forti di altri, può esserci una risposta compensativa nei muscoli sotto occipitali. Questo può causare un aumento della tensione nei muscoli sotto occipitali, portando a dolori cervicali, mal di testa, cambiamenti posturali e problematiche legate alla vista. Al tempo stesso anche un eccessivo sovraccarico dei muscoli sotto occipitali, dovuto ad esempio a scompensi posturali, può causare un disequilibrio con i muscoli oculari e riportare i sintomi descritti in precedenza.
Disordini posturali
L’equilibrio del sistema occipito-atlanto-assiale risulta fondamentale per avere una postura che si rivolge correttamente sugli assi di tutto il corpo. La posizione e il peso della testa se ben allineato da questo sistema permette di avere una maggior equilibrio per tutti gli assi vertebrali della colonna. Inoltre c’è una forte correlazione con la mandibola, infatti un mal posizionamento mandibolare modifica la posizione della testa e il sistema occipito-atlanto-assiale deve attuare tutti i compensi necessari per ritrovare un equilibrio posturale, generando però una serie di compensi su tutta la colonna e su tutto il corpo. Anche i piedi rappresentano un ingresso sensoriale posturale importante che può riflettersi su tutte le articolazioni del corpo fino ad arrivare al sistema occipito-altanto-assiale.