Rapporto muscoli-legamenti

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articolazione

I legamenti sono strutture connettivali con proprietà visco-elastiche, ovvero hanno capacità di allungamento e di accorciamento. Queste capacità meccaniche permettono ai legamenti di stabilizzare le articolazioni in tutti i gradi di movimento permessi, ma non solo, i legamenti sono anche dotati di meccanorecettori (capacità neurologica) capaci di generare riflessi per coordinare lo stato articolare in relazione all’attività muscolare (riflesso legamento-muscolare). È stato dimostrato infatti da uno studio del 1987, tramite elettromiografia, che una tensione del legamento crociato anteriore del ginocchio possa creare un effetto inibitorio del muscolo quadricipite e un effetto eccitante per i muscoli posteriori della coscia. Inoltre i legamenti, attivati sinergicamente, sono in grado di gestire il carico articolare per distribuirlo in maniera omogenea sulla superficie articolare. Possiamo definire quindi che i legamenti svolgono un ruolo importante nella propriocezione del movimento articolare.

legamenti rachide

Disfunzione dei legamenti

Esiste uno stretto rapporto tra muscoli e legamenti. Durante un movimento articolare, le attività neurologiche di muscoli e legamenti entrano in sinergia per conservare la stabilità articolare. Senza questa sinergia, l’articolazione sarebbe in disfunzione e rischierebbe di subire danni e/o lesioni ad ogni movimento eseguito. Ad esempio quando un’articolazione si muove bruscamente per una forte contrazione muscolare, si attiva il riflesso legamento-muscolare che induce una maggiore tensione dei legamenti in modo da stabilizzare l’articolazione nonostante il movimento improvviso. Viceversa, una tensione legamentosa aumentata produrrà una maggiore attività muscolare. Questo ci indica che se un legamento si trovasse in disfunzione non solo verrebbe alterata la sua capacità propriocettiva ma verrebbe alterata anche la funzionalità muscolare, creando squilibrio e instabilità dell’articolazione; infatti quando un legamento si rompe oppure viene operato si ottiene una completa inibizione muscolare che dovrà essere recuperata con esercizi di rinforzo e coordinazione. Inoltre la disfunzione legamentosa implica che le altre strutture articolari vengano messe in sovraccarico, generando col tempo danni all’articolazione. Questo ciclo disfunzionale può creare le basi per infortuni sportivi o quotidiani, artrosi precoce, ipertono o debolezza muscolare, dolori articolari.

Trattamento

Il trattamento osteopatico prevede l’utilizzo di tecniche che mirano a ristabilizzare l’attività propriocettiva del legamento in disfunzione (tecniche BLT). In abbinato si esegue la terapia fasciale per rilassare le strutture muscolari ipertoniche. Alla fine è opportuno eseguire esercizi di potenziamento e di stretching per regolare l’equilibrio articolare. Potenziando il muscolo si potenzierà anche la resistenza legamentosa per i rapporti neurologici esistenti tra muscolo e legamento. Nell’ambito della traumatologia, se un legamento si lesiona o si rompe dovrà essere visionato da personale ortopedico che deciderà per la terapia conservativa oppure per l’intervento chirurgico.