Dolore cronico
Il dolore cronico è una tipologia di sensazione dolorifica che perdura nel tempo e può durare anche mesi e anni. Non possiede un andamento preciso, può rimanere costante nel tempo oppure passa fasi alterne dove il dolore diventa più o meno intenso. I fattori scatenanti possono essere vari, ad esempio possono esserci cause dettate da una patologia oppure da problematiche biomeccaniche posturali. In questo articolo analizzerò quest’ultime, mentre per le cause patologiche è sempre consigliato il parere medico. In genere, nel caso delle problematiche biomeccaniche, il dolore cronico si instaura perché non viene rimossa la causa da cui dipendono tutti gli scompensi che può assumere il corpo. La causa non rimossa manterrà costante il processo infiammatorio e andrà a stimolare ripetutamente i recettori del dolore (nocicettori) che manderanno al cervello il messaggio dolorifico. La causa non per forza deve essere una disfunzione fisica, ma può anche riguardare il nostro stile di vita. Nel dolore cronico può intercorrere anche un fattore psicologico che gioca un ruolo importante nel benessere del paziente.
Analizziamo più nello specifico i fattori scatenanti:
- Problemi posturali: la postura è un elemento fondamentale che determina lo stato del nostro corpo in relazione ai suoi segmenti. Una postura scorretta può avere cause sia genetiche sia per cattive abitudini come la sedentarietà oppure l’assunzione ripetuta di posizioni sbagliate. Se la postura non è corretta, i segmenti corporei non saranno in equilibrio e di conseguenza non saranno liberi di avere una normale funzionalità. Quindi potremmo avere sovraccarichi funzionali che col passare del tempo possono procurarci dolori ripetuti e finché la postura non migliorerà si continueranno ad avere problemi che possono portare ad una postura sempre più scorretta.
- Abitudini quotidiane: si intendono tutte le attività che riguardano la nostra vita quotidiana, come il lavoro, lo sport e l’alimentazione. Spesso il modello di società moderno ci spinge fino ai nostri limiti. Nel caso del lavoro ad esempio bisogna stare attenti a non esagerare con le ore e con gli eccessivi sforzi, trovando soluzioni di maggior comodità come può essere una sedia ergonomica nel caso di un impiegato o pause ripetute per un lavoratore manuale. Anche lo sport deve essere eseguito nel modo corretto, facendoci indicare da specialisti del settore. Un’attività sportiva condotta in maniera errata può recare danni come la sedentarietà. Tutte queste abitudini se usate in un modo scorretto vanno a intrecciarsi con il discorso della postura, creando scompensi che nel tempo si trasformeranno in dolore cronico.
- Trascuratezza: questa è una delle cause più frequenti poiché molte persone hanno l’abitudine di sopportare il più possibile il dolore, ignorando le varie conseguenze che possono succedere. Quando il nostro corpo percepisce dolore significa che una o più strutture non stanno lavorando come dovrebbero perché sono in disfunzione. Se non viene rimossa la loro disfunzione (e quindi la loro causa) il corpo assumerà sempre più compensi che protratti nel tempo creeranno sempre più situazioni dolorifiche come ad esempio i dolori che originano nella parte cervicale ma che col tempo si spostano alla colonna lombare, oppure quando ogni parte del corpo sviluppa dolore. La prevenzione è un fattore fondamentale.
- Degenerazioni: più che una causa, questo fattore assume già i connotati delle conseguenze che potrebbero portare le problematiche citate in precedenza. Quando un qualsiasi tessuto va in degenerazione non solo perde la sua funzionalità, ma inizia ad avere una modificazione cellulare tissutale che tramuterà il suo aspetto istologico. Ad esempio un tessuto fascio-muscolare rimasto retratto nel tempo può sviluppare una fibrosi, ovvero una perdita di elasticità perché il tessuto non è più libero di allungarsi e contrarsi oppure un’articolazione può andare in artrosi oppure ancora un osso che va in osteoporosi. Non solo i tessuti dell’apparato locomotore possono degenerare ma tutti i componenti del nostro corpo come un nervo che se sottoposto a eccessiva compressione perde la sua conducibilità, oppure un vaso sanguigno troppo ostruito non potrà far scorrere il sangue a dovere, oppure ancora un organo che perde la sua funzione. Tutte queste strutture citate, possono recare messaggi dolorifici al cervello, tenendo in considerazione che una degenerazione non potrà guarire totalmente ma potrà essere gestita.
- Traumi: qualsiasi tipo di trauma può ripercuotersi sulla nostra postura con modifiche anche permanenti. Anche una semplice caduta può attivare una contrazione stabilizzante dei muscoli, oppure nei casi più gravi bisogna ricorrere agli interventi chirurgici. Dopo ogni tipo di trauma è bene rivolgersi ad un personale specializzato che indicherà il modo in cui è possibile recuperare dopo un infortunio. Se il trauma non viene trattato nelle giuste tempistiche e nelle giuste modalità si rischia di avere una modifica posturale permanente che potrà alterare la funzionalità delle nostre strutture e portare quindi compensi e situazioni dolorifiche protratte.
- Psicologia: la sfera psicologica è un ambito molto delicato. Quando un paziente ha un dolore cronico che gli reca disturbo da tanto tempo può sviluppare un’influenza psicologica legata all’insoddisfazione di non riuscire a curare in maniera definitiva il proprio male. In questo caso può essere utile anche la collaborazione di psicologi per evitare che l’emotività negativa prenda il sopravvento sulla situazione.
Soluzioni al dolore cronico
In ambito patologico, come riportato in precedenza, il dolore cronico dovuto a patologie deve essere trattato in ambito medico. In ambito biomeccanico ci sono varie cose che un paziente può fare per la risoluzione o la gestione del proprio dolore:
- Miglioramento dello stile di vita: è buona cosa perseguire abitudini che possono migliorare il nostro stile di vita, come ad esempio gestire il lavoro e lo sport, non essere sedentari, curare l’idratazione e l’alimentazione, prestare attenzione ai livelli di stress, non trascurarsi.
- Esercizi posturali: intendo una gamma di esercizi eseguiti con specialisti che sono in grado di indirizzare il paziente verso una postura più corretta. Questi esercizi possono essere molto utili a rimuovere le impedenze posturali oppure anche per gestire i sovraccarichi dettati dalle attività quotidiane.
- Trattamenti mirati: sottoporsi ad un ciclo di trattamenti da uno specialista che può rappresentare una soluzione al problema del paziente. Il trattamento può essere la soluzione definitiva oppure può aiutare nella gestione della sintomatologia, migliorandola e rendendola più sopportabile in modo che questa non si ripresenti in maniera acuta. Nel caso del dolore cronico consiglio sedute a cadenza mensile o bimensile per gestire le problematiche muscolo-scheletriche del paziente.
La gestione e la risoluzione del dolore cronico può essere un fattore fondamentale per la propria salute.