Cosa è la fascia
La fascia è una struttura composta da tessuto connettivo che ha la caratteristica di ricoprire e collegare tutte le strutture del nostro corpo, compresi gli organi. La fascia che ricopre il muscolo viene chiamata epimisio e questa ha il compito di collegare e coordinare tutte le forze muscoli necessarie per il movimento.
Composizione della fascia
La fascia è composta da cellule (fibroblasti) che producono la matrice extracellulare formata dalla sostanza amorfa. Questa sostanza a sua volta è composta da catene di acido ialuronico e da proteine. L’acido ialuronico conferisce plasticità e malleabilità alle fibre della fascia, determinandone la sua elasticità.
Retrazione e densificazione della fascia
Le fibre e le cellule possono svolgere la loro funzione solo se la sostanza fondamentale amorfa, in cui sono immerse, si trova in uno stato solubile (SOL). Il sovra uso, il non uso, i traumi o il dismetabolismo possono rendere questa sostanza più densa (GEL) e quindi determinare la sua disfunzione. La fascia quindi se sottoposta a stimoli meccanici e chimici può perdere la sua elasticità determinando un minor scorrimento tra tutte le sue superfici. In questo caso la fascia non sincronizza più le varie componenti muscolo-scheletriche, creando così conflitto articolare e contratture muscolari. Questo succede perché la diminuzione dello scorrimento inter-fasciale altera le afferenze dei recettori. La retrazione fasciale può bloccare il movimento sia in allungamento, sia in accorciamento. Il paziente può riferire sensazioni di rigidità e dolore nei movimenti.
Reazioni al trattamento fasciale
Per rendere reversibile la densità fasciale e la contrattura muscolare, è necessario creare delle forze di compressione e frizione in modo da generare varie reazioni dei tessuti come la stimolazione dei meccanorecettori e dei nocicettori, lo sviluppo di calore e lo sviluppo dell’infiammazione delle cellule con conseguente versamento di sangue che vada a diluire le formazioni calcifiche nella fascia e nel muscolo, così da ripristinare la qualità e la quantità di tessuto collagene lasso nella regione precedentemente densificata. Il calore sviluppato deve superare i 40°C in modo da ottenere il passaggio dello ialorunato in una condizione più fluida (da GEL a SOL). Nello specifico, sotto condizioni di stress lo ialuronato si depolimerizza generando polimeri di massa minore. Questi frammenti di ialuronato, inferiori a 1000 Dalton, catalizzano una cascata infiammatoria auto-risolutiva (attivazione delle vie di autoguarigione del corpo). Inoltre l’afflusso di sangue prodotto dal trattamento apporta sostanze nutritive e ossigeno ai tessuti.